Il duenne G. e il treenne F. non fanno differenza.
E così, mi sono attrezzata con scopine, cucina (attrezzata di piatti, bicchieri, posate, moke e tazzine), spugnette per la pulizie dei vetri, ma anche piccoli attrezzi, come martello, cacciavite, trapano ( giocattoli, per prevenire eventuali "infortuni").
Inutile dire che tutti hanno apprezzato moltissimo e che questa è diventata la routine:
Antonietta, ti preparo un caffé e poi lavo la tazza
Antonietta, metto a posto i sassolini
E ora metto in ordine la scopa
Ieri, invece, abbiamo proprio fatto una torta ( una crostata di fichi). I bimbi si divertono un sacco ad impastare!
Insomma, se mai i vostri figli volessero imitarvi nelle vostre azioni quotidiane, siano esse pulizie o esperimenti in cucina, lasciateli fare.
"Quando i bambini sono coinvolti in gioco di finzione, essi di solito partecipano
a due livelli o piani di rappresentazione, o di significati - il livello del
significato di azioni e oggetti basato sulla realtà, e il livello del
significato di azioni e oggetti basato sulla finzione. Secondo Bateson (1955) i
bambini devono mantenere, nel gioco simbolico due strutture di significato: una
struttura reale e una struttura di gioco." ( tratto da http://galileo.cincom.unical.it/professors/libri/gioco/CAPITOLO%20SETTIMO.htm ).
Un piccolo consiglio, se quando si cimentano non fanno proprio tutto secondo il nostro schema, non rimproverateli. E' il loro ordine, la loro cucina, la loro pulizia. Poi, magari, quando proprio non ci vedono, possiamo sistemare quello che è effettivamente da sistemare :)
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